Questa intervista è stata pubblicata per la prima volta nel dicembre 2010.
1. Come ti chiami, da dove vieni e da quanto tempo sei membro della ST?
Mi chiamo John Kern, mio padre divenne membro della Società Teosofica in America negli Anni ’20; io mi sono iscritto al mio ritorno dalla Seconda Guerra Mondiale, nel 1946. Mia moglie ed io viviamo a Chicago, Illinois, Stati Uniti.
2. Hai qualche ruolo nel tuo Gruppo/Sezione e se sì, quale?
Dal 1966 sono il Direttore del Consiglio di Amministrazione della Kern Foundation, che lavora con le organizzazioni teosofiche e le università degli Stati Uniti per promuovere una più ampia conoscenza pubblica della Teosofia e sono presidente del patrimonio del TSA (Theosophical Investment Trust) e consulente per il consiglio di amministrazione del TSA.
3. Come sei entrato in contatto con la Teosofia o ne hai sentito parlare per la prima volta?
Leggendo i libri che mio padre aveva nella nostra biblioteca e discutendone con lui; in particolar modo, da adolescente, la lettura del testo L’uomo donde viene e dove va, con le sue storie in stile fantascientifico. Quando più tardi frequentai il MIT imparai che, nell’utilizzare tecniche di osservazione personale, l’osservatore quasi inevitabilmente influenza ciò che sta osservando, sebbene ciò non limiti le implicazioni che possono essere tratte dalle osservazioni influenzate.
4. Che cosa significa per te la Teosofia?
Un’apertura alla comprensione parziale del nostro posto in un ciclo di vita perpetuo e il nostro vincolo ad essere di servizio al tutto.
5. Qual è il tuo libro teosofico preferito e perché?
Non posso limitarmi a uno. Ricordo la maggior parte di quei primi libri di teosofia classica che ho letto da giovane ma, avendo finanziato la casa editrice Quest Books fin dai suoi esordi, apprezzo la capacità che abbiamo oggi di soddisfare un più ampio numero di lettori.
6. Qual è, secondo te, la più grande sfida che la Società Teosofica si trova oggi ad affrontare?
Tornare ad essere un nucleo di fratellanza/sorellanza che, seppur tra punti di vista diversi, abbia uno spirito di amicizia e di mutuo sostegno, spero meno strutturato gerarchicamente e più democratico, al nostro livello di evoluzione.
7. C’è qualcosa che augureresti al Movimento Teosofico, per il futuro?
Per esempio, un continuo sostegno al meraviglioso lavoro che stai facendo e come stiamo facendo noi alla Kern Foundation, per esempio con i giovani al centro nazionale della S.T. in America, che costantemente sviluppa il proprio sito web e la propria rete di relazioni sociali per portare ancor più persone in tutto il mondo a contatto con la Teosofia.
Nota del direttore responsabile:
Le opinioni e le idee espresse nelle mini-interviste sono esclusivamente quelle di coloro che vengono intervistati e non rappresentano necessariamente le idee e le opinioni dei redattori del Theosophy Forward. Le risposte degli intervistati non vengono riviste nel contenuto. Alcuni collaboratori danno alle domande delle risposte brevi, altri affrontano l’argomento in modo più esteso.
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http://www.theosophyforward.com/articles/the-society/2241-mini-interviews-john-kern