Per la serie “La nostra unità”

Dorothy Bell – Australia

Cosa credete che possa essere fatto affinché ci sia più comprensione tra le varie tradizioni teosofiche, per superare gli ostacoli apparentemente insormontabili che le hanno divise per così tanto tempo? Cosa potete aggiungere di positivo, voi individualmente o con il vostro gruppo, a questo processo?

Le tradizioni spirituali e religiose sono il prodotto del loro passato, in termini di cambiamento e di continuità. Ciascuno tende a ricreare se stesso, nel tempo, in generazioni successive, preservando e perfino solidificando il modello originale in strutture, credi e metodi. I membri di solito hanno legami karmici ed fanno un investimento emotivo in quella tradizione che scelgono o nella quale sono nati.

Le frange rivoluzionare tendono a cambiare metodi o strutture sulla base di percezioni e valori diversi. Il cambiamento evolutivo in una organizzazione diventa necessario quando la rilevanza o sopravvivenza di questa cozzano con contesti socialmente o culturalmente diversi o mutati nel tempo. Pertanto, una risposta alla tema in questione è dire che, mentre persone che la pensano allo stesso modo, pur appartenendo ad organizzazioni spirituali o chiese, possono raggrupparsi in una molteplicità di attività per una varietà di ragioni, farlo non significa tanto riparare al passato (perché non c’è niente di rotto, che abbia bisogno di essere riparato) - quanto rispondere alla percezione di una necessità molto sentita e di una causa comune.

Il potenziale del cambiamento è sempre presente. Il nostro mondo è oscurato dalla corruzione, dall’inganno, dall’ambizione, dalla violenza, dall’odio, dall’avidità, dall’instabilità, dallo svantaggio, dalla paura e dall’incertezza ed è privo di compassione. Il Consiglio per un Parlamento delle Religioni del Mondo ha sviluppato un modello interessante di “menti similari” che lavorino per armonizzare le relazioni reciproche, in contesti nei quali, per lungo tempo, sono prevalse differenze insormontabili. E la motivazione è espressa in una visione condivisa e nell’obiettivo di creare un mondo migliore e più giusto. Il sito web: www.parliamentofreligions.org descrive tutto ciò e riporta informazioni e notizie riguardo le strutture e i progetti.

Mentre il Consiglio può risultare un veicolo globale per l’espressione della religione pratica, la questione può sorgere riguardo l’importanza e l’attività principale della Teosofia e della Società in questi tempi tribolati. I seguenti estratti da scritti di H. P.

Blavatsky e del Mahatma Koot Hoomi forniscono la direzione di una possibile risposta.

“La Teosofia non deve rappresentare semplicemente una collezione di verità morali, un cumulo di concetti di etica metafisica riassunti in dissertazioni teoretiche. La Teosofia deve essere resa pratica e pertanto sgravata da discussioni inutili… deve trovare espressione oggettiva in un codice di vita omnicomprensivo, totalmente impregnato del suo spirito – lo spirito della mutua tolleranza, della carità e dell’amore”1.

“La Teosofia è natura divina, visibile e invisibile e la natura umana della sua Società cerca di ascendere alla sua divina genitrice…

Quest’ultima è stata creata per aiutare gli esseri umani sia a capire che una cosa come la Teosofia esiste, sia ad innalzarsi verso di essa studiando ed assimilando le sue verità eterne”2.

“… L’essenza della Teosofia è la perfetta armonizzazione, nell’uomo, del divino con l’umano, l’allineamento delle sue qualità ed aspirazioni divine e l’influsso di quet’ultime sulle sue passioni terrestri o animali.

Gentilezza, assenza di ogni malvagio sentimento o egoismo, carità, benevolenza per tutti gli esseri e perfetta giustizia verso gli altri e se stessi, sono le sue caratteristiche più importanti”.3

“La ‘missione più santa ed importante’ (della Teosofia) è di unire un gruppo di uomini di tutte le nazioni in fratellanza salda e amorevole, affinché operino in modo puramente altruistico, senza alcuna motivazione egoistica”.4

“Bisogna afferrare la parte migliore dell’intellettualità e guidarla verso la spiritualità”.5

“Possa la Teosofia diventare sempre più un potere vivente, nell’esistenza di ogni nostro membro… è il desiderio della vostra umile collega e associata”.6 [H. P. B.]

La Teosofia – Divina saggezza è altruismo, pratica spirituale, espressione del nostro retaggio divino e la nostra autentica ed eterna natura interiore. Essere teosofi significa divenire quello che già siamo; è vivere la Vita; vivere la divina saggezza e l’amorevole compassione che risiedono nel cuore di ciascuno.

Il cammino del Teosofo ha lo scopo di far diventare la Teosofia verità e potere vivente nella sua esistenza. E’ una ‘strada ripida e piena di insidie’, per rimuovere gli ostacoli e nutrire il seme divino, affinché diventi una pianticella forte e poi un grande albero di conoscenza, saggezza, compassione e forza. Lungo il percorso, è nostro dovere ‘esserci’ per le persone vulnerabili o svantaggiate che incrociamo nel cammino, in questi tempi così oscuri.

Il ruolo di tutti coloro che si fanno veicoli della Teosofia è sicuramente quello di assistere praticamente i suoi membri a comprendere e usare gli strumenti di auto-trasformazione. Essi plasmeranno così, con quanto derivato da teosofia, psicologia, cultura, il loro personale cammino, in un vero mutamento da una visione materiale a una spirituale, dall’egoismo all’altruismo e all’auto-realizzazione.

La trasformazione di sé cambia il mondo. Linee di demarcazione e interpretazioni diverse sono davvero importanti per la chiamata dello spirito?

Note:
1. H. P. Blavatsky, Citazione da una lettera scritta da uno dei Maestri nel Programma originale della Società Teosofica, T.P.H. Adyar, pag. 41.
2. H. P. Blavatsky, The Key to Theosophy, p. 57.
3. H. P. Blavatsky, Lettera alla Convenzione americana del 1888, pag. 4.
4. H. P. Blavatsky, Lettera alla Convenzione americana del 1888, pag. 3.
5. Mahatma Koot Hoomi, Ultima lettera ad Annie Besant, tratta da Quest, rivista ufficiale della Società Teosofica in America, estate 2011.
6. H. P. Blavatsky, Lettera alla Convenzione americana del 1890, pag. 5.

Link to English version:
http://www.theosophyforward.com/index.php/theosophy/1078-our-unity-series.html