Andrew Rooke – Australia
Quanto è importante aspirare alla felicità? Ognuno ha le proprie idee su cosa significhi essere felici e la maggior parte delle persone indirizza i propri sforzi verso questo obiettivo per tutta la vita. In Australia, le nostre istituzioni sociali, economiche, culturali e politiche si basano sulle visioni di generazioni di immigrati in cerca di maggiore felicità in una nuova terra.
Negli ultimi 50 anni, la scienza medica ha condotto ricerche approfondite sul potere curativo della gioia. L'autore Norman Cousins, nel suo famoso libro The Anatomy of an Illness [Anatomia di una malattia], racconta la propria esperienza su come forti dolori alle ossa e alle articolazioni siano spariti dal suo corpo grazie alle risate che gli procurava la visione regolare di vecchi film comici dei fratelli Marx.
Cousins descrisse la sua teoria sulla chimica della risata in una delle riviste mediche più prestigiose al mondo, il New England Journal of Medicine. Il suo testo ricevette più lettere positive dai lettori di qualsiasi altro articolo fino a quel momento pubblicato nella lunga e prestigiosa storia di questo periodico. Negli anni '90 il famoso "clown doctor", il dottor Patch Adams, diede inizio a un movimento, nella professione medica, che incoraggiava l'uso dell'umorismo nei reparti ospedalieri, dopo che un film sulla sua vita, interpretato dalla compianto comico Robin Williams, ebbe un enorme successo.
La felicità e l’Anima: se il corpo fisico risponde così positivamente all'influsso curativo del buon umore, quanto più importante è per l'uomo interiore provare gioia di vivere? Katherine Tingley, che fu la nostra guida, racconta la storia del suo incontro con un Maestro di Saggezza (insegnante di H.P. Blavatsky) a Darjeeling, nell'India settentrionale. L’episodio ha molto da insegnarci su come affrontare lo stress della vita attraverso l'equilibrio mentale e il buon umore: mentre parlavano insieme su una collina che dominava il terreno di un contadino, uno degli studenti del Maestro (chiamato "Chela” in India") stava arando il campo con una coppia di buoi. Il Maestro lo usò come esempio per illustrare le proprie idee su come affrontare lo stress sul cammino della comprensione, soprattutto per gli aspiranti alla realizzazione spirituale. Il Maestro disse che la coppia di buoi turbolenti dello studente/aratore era sempre calma con lo studente perché immersa nell'atmosfera di concentrazione e contemplazione dello stesso.
Inoltre, affermava che non si dovrebbe vivere nel terrore delle esperienze della vita, ma procedere con allegria affrontando i compiti della vita quotidiana, piuttosto che lasciarsi sopraffare da obiettivi lontani. Sosteneva anche che la gioia nella vita spirituale potrebbe effettivamente rendere più leggeri gli atomi stessi del nostro corpo! Dovremmo combattere la tendenza a lasciarci appesantire dalle preoccupazioni e dalle ansie della nostra coscienza quotidiana. Il Maestro disse che la disperazione e l'ansia possono portare gli atomi del nostro corpo... "più vicini alla morte; ma possono essere vivificati a una sorta di immortalità dal fuoco della vita divina e ‘sintonizzati’ con l'armonia universale. Gli uomini di tutto il mondo potrebbero liberarsi di tutto quel fardello di cose superflue e comportarsi come quel giovane Chela, se solo avessero equilibrio mentale". (La storia del Maestro e del suo contadino/chela è raccontata nel libro di Katherine Tingley The Gods Await [Gli dei attendono]).
Felicità: alcune prospettive dalla Teosofia. Il senso dell'umorismo dimostra comprensione della natura umana e capacità di trarre aspetti positivi dalle difficoltà della vita. I grandi comici hanno sempre avuto il ruolo di collocare noi stessi, e talvolta le istituzioni che ci stanno più a cuore, in una prospettiva umoristica e più equilibrata. Nel corso della storia, i maestri religiosi hanno sottolineato la gioia che attende l'uomo nel suo cammino di scoperta interiore attraverso le sofferenze e le fatiche esteriori della vita quotidiana. Con il loro operato nel mondo hanno spesso dimostrato il valore pratico dell'umorismo e della gioia. Pensate alla risata contagiosa del Dalai Lama quando viene intervistato anche sugli argomenti più seri. Allo stesso modo, gli scritti dei maestri teosofici nelle Lettere dei Mahatma mostrano spesso un acuto senso dell'umorismo verso le fragilità della natura umana lungo il cammino dell’apprendimento.
In particolare, Katherine Tingley ha spesso parlato della necessità di considerare sacro il vero senso della gioia di vivere, anche quando si è assediati dai dolori che colpiscono tutti nel corso della vita quotidiana. Nel suo libro The Travail of the Soul [Il travaglio dell'anima], scrive: “Apriamo la nostra mente al fatto che la vita è gioia: intendo la vera vita spirituale; e i disordini, i fallimenti, lo scoraggiamento e le pesanti, laceranti ombre del cuore che dobbiamo affrontare nella vita sono solo nostri e dobbiamo adattarci. Abbiamo l'opportunità, anche nelle situazioni ordinarie della vita quotidiana, di riflettere un po' di più, di lasciare che la nostra anima si apra verso qualcosa di migliore e di ritrovarci sotto il grande cielo azzurro delle nostre aspirazioni, in contatto con le meravigliose lezioni della natura e la sua silenziosa e meravigliosa bellezza”.
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Questo articolo è stato pubblicato anche nel numero di marzo 2025 della rivista Theosophy Downunder (TS-Pasadena).
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