I Mahatma

Ali Ritsema – Olanda

[Questo articolo è stato pubblicato in olandese, come parte di un opuscolo edito dalla Sezione Olandese della Società Teosofica – Adyar intitolato Theosofie, eeuwige wijsheid voor deze tijd, il cui scopo primario era quello di essere un’introduzione alla Teosofia].

Theosophy Theosophy The Mahatmas 2 Ali Ritsema


I Mahatma hanno giocato un ruolo fondamentale nell’istituzione e nella storia della Società Teosofica (ST), essendo stati la vera forza ispiratrice nella sua fondazione. La loro profonda visione del processo evolutivo dell’Universo e delle Leggi della Natura ha fatto sì che ispirassero tutti i movimenti dediti al progresso spirituale del mondo. L’intenzione di fondare la ST aveva e ancora ha come scopo quello di soccorrere l’umanità dimostrando che “una cosa come la Teosofia esiste e aiuta gli esseri umani ad ascendere verso di essa studiando ed assimilando le sue eterne verità” (La Chiave alla Teosofia, sezione 4). I Mahatma sottolineano continuamente l’importanza della pratica di una vera Fratellanza Universale dell’Umanità. Si dice che siano membri della Fratellanza Bianca Universale, chiamata anche la Loggia Bianca.

Che cos’è un Mahatma?

La parola “Mahatma” significa “grande anima”. H.P. Blavatsky (HPB), uno dei fondatori della ST, afferma che i Mahatma sono uomini viventi, non “spiriti” e che le loro conoscenza e saggezza sono incommensurabili, se comparate con quelle di una persona “normale”. Si dice che un Mahatma sia qualcuno che ha padroneggiato la sua natura inferiore e possieda una conoscenza proporzionata al suo grado di sviluppo spirituale. A Loro ci si riferisce anche come ai Fratelli maggiori, ai Maestri di Saggezza, Maestri di Compassione, Adepti, Arhat o Rishi.

Un articolo su “Mahatma e Chela” afferma che “un Mahatma è un personaggio che, grazie ad una speciale preparazione ed istruzione, ha sviluppato quelle qualità superiori e ha ottenuto quella conoscenza spirituale cui l’umanità ordinaria arriverà dopo essere passata attraverso innumerevoli serie di reincarnazioni durante il processo di evoluzione cosmica, sempre che naturalmente nel frattempo gli uomini non vadano contro gli scopi della Natura, determinando la propria annichilazione” Collected Writings (CW) VI, 239).

Secondo il Mahatma Koot Hoomi (KH): “l’adepto è la rara efflorescenza di una generazione di ricercatori e, per divenire tale, egli deve obbedire all’impulso interiore dell’anima, senza farsi influenzare dalle considerazioni prudenziali della sagacia o scienza del mondo” (Lettere dei Mahatma ad A.P Sinnett (LM) Lettera n. 2, ordine cronologico).

Il vero Mahatma

Il vero Mahatma non è il suo corpo fisico, ma la sua mente superiore, Manas puro, inseparabilmente legata ad Atma e Buddhi, connessione che Egli ha conseguito attraverso il processo di auto-purificazione e sviluppo interiore quale si trova indicato dalla filosofia esoterica. Chiunque desideri entrare in contatto con un Mahatma deve elevare il suo Manas in modo da rendere chiara la percezione interiore e trascendere le illusioni del mondo esteriore. Questo è un processo spirituale e pertanto “vedere” un Mahatma non dipende da dove ci si trova, ma dallo stato di coscienza. Ecco perché si può affermare che i Mahatma sono ovunque. Secondo la filosofia esoterica ciò che è di natura superiore può essere percepito solo da un senso connesso a quella natura superiore. Una volta che un Mahatma si è reincarnato egli o ella (ci sono sia Mahatma maschi sia femmine) deve passare di nuovo attraverso il processo di auto-purificazione, affinché il suo corpo e la sua mente siano assoggettati ai principi più elevati.

Un Mahatma è consapevole del suo pensiero

A differenza dalla gente comune un Mahatma è conscio del lavoro della sua mente e dei suoi effetti. In una delle Lettere dei Mahatma (LM 65), il Mahatma KH afferma: “Dobbiamo proteggere il nostro piano mentale con la massima cura da tutte le influenze avverse in cui quotidianamente ci imbattiamo nel nostro passaggio attraverso la vita sulla terra”. Pertanto, un Mahatma è in grado di fare della propria mente un uso cosciente, determinando la tipologia di pensiero da proiettare o accogliere e dato che è consapevole del fatto che le emozioni e le passioni dissipano la forza vitale, le evita. Per essere in grado di fare il suo lavoro in modo appropriato deve proteggere i suoi poteri e pertanto vivrà fuori dall’influenza delle masse. Questa è la ragione per cui un Mahatma è in grado di utilizzare il proprio corpo per più lungo tempo e diverrà pertanto molto più vecchio della gente “normale.”

Comunque un Mahatma non è infallibile, come dicono loro stessi. Essi non possono prevedere ogni accadimento della giornata. Un Mahatma è una persona normale, nella vita quotidiana, salvo quando il vero Mahatma, quello interiore, è attivo. Mentre un Mahatma si riposa, anche le sue facoltà riposano.

I Mahatma e Le Lettere dei Mahatma

Nella letteratura teosofica Le Lettere dei Mahatma occupano un posto importante. Il titolo originale è Le Lettere dei Mahatma ad A.P. Sinnett e il libro consiste di lettere scritte dai Mahatma Koot Hoomi (KH) e Morya (M) ad A.P. Sinnett e di alcune altre indirizzate ad A.O. Hume, durante i primi anni della Società Teosofica. A.P. Sinnett era un giornalista inglese che entrò in contatto con H.P. Blavatsky (HPB) e H.S. Olcott – due dei fondatori della ST - e, tramite HPB, egli entrò in contatto con i Mahatma. A.O. Hume, ornitologo e impiegato presso l’Indian Civil Service, era un amico dei Sinnett. Le lettere sono, in effetti, corrispondenza privata e, con poche eccezioni, sono risposte di KH e M a domande sconosciute (al lettore). Tali risposte dimostrano grande profondità e saggezza riguardo un’ampia varietà di argomenti. Le lettere contengono insegnamenti che sono stati e sono tuttora fonte di ispirazione per gli studenti della filosofia esoterica. Sebbene fossero private e non destinate alla pubblicazione, vennero divulgate nel 1923, dopo la morte di Sinnett. Le lettere originali sono conservate nel British Museum di Londra e possono essere consultate a richiesta. Nelle lettere dei Mahatma originali, quelle scritte da KH sono in inchiostro blu, mentre quelle di M in inchiostro rosso. Molti degli eventi descritti in tali lettere non sono più, al giorno d’oggi, di grande interesse per il lettore, ma i ricercatori più scrupolosi apprezzano molto lo studio degli insegnamenti che esse contengono. I Mahatma spiegano quanto sia difficile per loro trasmettere qualcosa della loro scienza a persone la cui formazione è improntata a un modo occidentale di pensare. Non è facile liberarsi dei preconcetti, e imparare a pensare con la propria testa richiede un certo coraggio.

Lettere dai Maestri di Saggezza

Ci sono anche le Lettere dei Maestri di Saggezza, indirizzate a membri della famiglia di HPB, ad H.S. Olcott, a C.W. Leadbeater e a molti altri. La prima serie di queste lettere venne pubblicata nel 1919 e non si tratta di riposte a domande, cosa che le rende più semplici da comprendere.

Argomenti trattati nelle Lettere dei Mahatma

Per riuscire a capire il punto di vista dei Mahatma su ciascun particolare argomento esoterico menzionato nelle LM, lo studente deve, per prima cosa, mettere insieme tutte le informazioni riguardo quel tema sparse ad hoc in diverse lettere. All’interno di queste si affrontano temi molto astratti come l’assoluto, l’akasa, le leggi universali, ma anche argomenti meno astratti come il bene e il male, la vita e la morte, gli adepti, il discepolato, la saggezza esoterica ecc.

I Mahatma e La Dottrina Segreta

La Dottrina Segreta (DS) è, come ha affermato KH in una lettera, “il lavoro a sei mani” del Mahatma M, di Upasika (HPB) e del Mahatma KH e venne pubblicata nel 1888. Il Mahatma M in una lettera dice che La Dottrina Segreta è stata dettata in parte da Lui stesso e in parte da KH. Quest’ultimo ha anche spiegato di aver, personalmente o sotto la sua guida, corretto ogni errore o idea inesatta.

Nei Collected Writings XIII c’è un articolo attribuito ad HPB nel quale ella afferma che “La conoscenza si manifesta tramite delle visioni, prima nei sogni e poi in immagini che si presentano all’occhio interiore durante la meditazione. In tal modo mi sono stati insegnati l’intero sistema dell’evoluzione, le leggi dell’essere e ogni altra cosa che conosco – i misteri della vita e della morte, l’opera del karma. Niente di tutto ciò mi è stato trasmesso in modo ordinario, se non, forse, tramite la conferma di quanto già mi era stato insegnato – niente mi è stato trasmesso per iscritto. E la conoscenza così ottenuta è tanto chiara, convincente, e tanto indelebile nel suo imprimersi nella mente, che tutte le altre fonti di informazione, tutti gli altri metodi di insegnamento a noi familiari diventano insignificanti al confronto.”

A ciò ella aggiunge che è molto difficile tradurre in un linguaggio sufficientemente accurato quel che le è stato trasmesso per immagini.

La Dottrina Segreta consiste di due parti, la “Cosmogenesi”, che riguarda la creazione del Cosmo e la “Antropogenesi”, che tratta del processo evolutivo dell’umanità.

Sul frontespizio della DS è spiegato che il libro è una sintesi di Scienza, Religione e Filosofia.

Lo studio di questo testo non riguarda tanto l’accumulo di conoscenza, ma un nuovo genere di sforzo mentale, che traccia “nuovi sentieri cerebrali”, come dice HPB, un mezzo per esercitare e sviluppare la mente, mai testato da altri studi. HPB afferma: “Se immaginiamo che la DS ci darà un’immagine soddisfacente della costituzione dell’Universo, non ne deriveremo altro che confusione. La DS infatti non intende formulare nessun verdetto finale sull’esistenza, ma condurre verso la Verità” (Note di Bowen in Foundations of Esoteric Philosophy).

Il motto della DS è lo stesso del simbolo della ST: “Non c’è religione più alta della Verità.”

La DS è in gran parte un commentario su alcune Stanze selezionate da un’antica opera, Il Libro di Dzyan. Queste Stanze sono versi poetici e hanno una qualità meditativa che potrebbe avere effetti trasformativi. La parola “Dzyan” si riferisce alle scuole esoteriche e alla loro letteratura e viene definita come “Trasformare se stessi con la meditazione e la conoscenza.”

Le Scuole Esoteriche sono esistite in ogni epoca

Le Scuole Esoteriche sono sempre esistite, sebbene siano spesso state chiamate Scuole Misteriche. Il vero scopo delle scuole misteriche è – come è sempre stato – quello di sviluppare i poteri spirituali nell’uomo e di fondare una società basata sull’altruismo. I misteri sono sempre stati di natura profondamente religiosa, con valori altamente morali ed etici.

Secondo il Maestro KH: “I misteri non sono mai stati e mai potranno essere alla portata del pubblico in generale, almeno non fino a quel giorno tanto agognato nel quale le nostre filosofie e religioni saranno diventate universali” (LM 2).

La vera conoscenza può essere tramandata solo quando saranno soddisfatte le condizioni richieste e allora l’intuizione arriverà da dentro, non da fuori.

Per riassumere

I Mahatma sono persone che appartengono alla nostra umanità e che, tramite l’auto-educazione e l’auto-formazione interiore hanno attivato quelle facoltà superiori che sono latenti in ciascuno di noi. Il loro impulso più grande è quello di stabilire una fratellanza pratica universale senza distinzioni ed Essi sono una forza propulsiva per tutti coloro che desiderano lavorare al conseguimento di tale obiettivo.

Link to English version:
http://www.theosophyforward.com/articles/theosophy/1772-the-mahatmas