Secondo uno studio apparso nell’edizione di Aprile de The Journal of Nervous and Mental Disease pubblicato da Wolters Kluwer, l’approccio a una terapia cognitivo-comportamentale (CBT) che integri il credo religioso dei pazienti è efficace, per quelli affetti da depressione grave cronica, almeno quanto la CBT convenzionale.
“Integrare la CBT con il credo religioso dei pazienti non sembra ridurre in modo significativo la sua efficacia, specialmente in quelli di profonda religiosità”, scrivono il Dr. Harold Koenig e i suoi colleghi del Duke University Medical Center, Durham, N.C. A loro avviso, tale approccio aiuta a rendere la psicoterapia più accettabile per le persone credenti affette da depressione e malattie croniche.
Integrare i credo religiosi nella terapia contro la depressione
I ricercatori hanno esaminato l’approccio alla CBT integrata con credo religiosi [d’ora in avanti: “CBT integrata”] così che “tenesse in conto e utilizzasse le fedi religiose dei clienti”. Lo studio ha riguardato 132 pazienti con depressione grave e malattie croniche, che avevano affermato che la religione o la spiritualità erano per loro “qualcosa di quantomeno importante”.
I pazienti venivano assegnati in maniera aleatoria alla CBT convenzionale o a quella integrata. Entrambi gli approcci trattavano di tematiche generali di carattere spirituale, focalizzate su “perdono, gratitudine, comportamento altruistico e partecipazione ad attività sociali”. Secondo il Dr. Koenig e gli altri coautori, ciò che ha reso unica la terapia CBT integrata è stato “il suo esplicito ricorso al credo religioso dei clienti per identificare e sostituire pensieri e comportamenti inutili”.
La CBT integrata è stata condotta da terapeuti esperti nell’abbinare religione e psicoterapia. La maggior parte dei pazienti era cristiana, ma alcuni di essi sono stati curati con una CBT integrata con altre fedi (Ebraismo, Islamismo, Induismo e Buddhismo). Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a dieci sessioni terapeutiche, essenzialmente per via telefonica.
A fine terapia, sia le CBT integrate sia quelle convenzionali hanno prodotto miglioramenti simili contro la depressione. Ma tra i due tipi di terapia sono stati trovati anche altri risultati analoghi – per esempio, circa la metà dei pazienti dei due gruppi ha testimoniato una remissione nei sintomi depressivi.
Migliori risultati nei profondamente credenti
Nel loro stato depressivo, i pazienti che si definivano profondamente religiosi hanno registrato, in una certa misura, miglioramenti più evidenti con la CBT integrata. Rispetto a chi seguiva una terapia convenzionale, quelli assegnati alle CBT integrate tendevano a essere più assidui nelle sessioni di psicoterapia.
“Storicamente, non c’è mai stato molto in comune tra i concetti religiosi e quelli psicologici della salute mentale”, hanno affermato il Dr. Koenig e gli altri coautori. I professionisti della salute mentale possono avere un atteggiamento negativo verso la religione, mentre i pazienti religiosi, magari, vedono le terapie psicologiche “indifferenti verso il loro credo e i loro valori”.
La depressione è molto comune tra pazienti con malattie gravi, e molti di loro si affidano alla religione per far fronte ai loro problemi di salute. Secondo gli autori di questo studio, la psicoterapia integrata con la religione del paziente può rivelarsi particolarmente efficace.
Gli autori hanno rilevato che il loro modesto studio non può dimostrare se la terapia CBT convenzionale e quella integrata siano davvero trattamenti equivalenti, ma i risultati suggeriscono che quella integrata è efficace nel trattamento contro la depressione grave in quei pazienti affetti da malattie croniche “che coltivano una qualche forma di religiosità”.
Lo studio suggerisce inoltre che la CBT integrata può essere più efficace per i profondamente credenti. Il Dr. Koenig e i suoi colleghi hanno concluso che la CBT integrata “può ampliare il numero delle persone religiose con depressione e malattie croniche che accedono a un tipo di trattamento psicoterapeutico, che altrimenti nemmeno affronterebbero; inoltre, aumenta la probabilità di adesione a questo genere di terapia da parte di chi crede profondamente per poi poterne beneficiare”.
Fonte: Wolters Kluwer Health: Lippincott Williams and Wilkins
Science Daily: http://www.sciencedaily.com/news/mind_brain/spirituality/
Link to English version:
http://www.theosophyforward.com/mixed-bag/medley/1434-religiously-integrated-psychotherapy-is-effective-for-depression