La nostra unità – Serie: Speranza e responsabilità

Jonathan Colbert - Stati Uniti

Unità e solidarietà – Speranza e responsabilità

“L’unione fa sempre la forza e, poiché al giorno d’oggi l’Occultismo sembra una “Impresa Disperata”, l’unione e la cooperazione sono indispensabili. Infatti, l’unione implica una concentrazione di forza vitale e magnetica contro le correnti ostili del pregiudizio e del fanatismo.”

Mahatma K.H., Le Lettere dei Mahatma ad A.P. Sinnett, primo volume, pag. 75.

Essenzialmente ci sono tre ragioni per le quali i teosofi dovrebbero vivere in unità: riflettere la fratellanza dei piani più elevati verso quelli più bassi; superare lo status quo e considerare il tema delle responsabilità verso il futuro.

In Teosofia ci viene detto che c’è una grande Fratellanza di Bodhisattva che ha il compito di proteggere ed istruire l’umanità. Un tempo essi erano uomini e donne come noi ma, durante cicli di esistenza precedenti, si sono evoluti verso una più vasta espansione di coscienza e verso una santa condotta di vita. Essi esistono in un imperscrutabile campo di unità, con cuori e menti sintonizzati sia tra loro, sia con la Grande Legge, sia con tutta l’umanità. Essi ci hanno detto che, se desideriamo conoscerli, dobbiamo studiarne la filosofia, mentre se vogliamo servirli, dobbiamo servire l’umanità.

Ciclicamente si servono, per il loro lavoro, di adepti-messaggeri. Possiamo sempre avere accesso alla loro sfera di influenza a condizione di elevare la nostra coscienza al loro livello e di rispecchiare tutti assieme su questo piano, attraverso la nostra, la loro profonda unità.

Come Teosofi non stiamo lavorando per una qualche organizzazione ben definita, ma piuttosto, come ha affermato W.Q. Judge, per elevare il manas e il buddhi di tutta l’umanità. Ci sono forze egoistiche, conservatrici, che non hanno alcun interesse ad espandere la coscienza dell’umanità. Si accontentano che la scienza rimanga materialistica, la religione superstiziosa, che vi siano guerre, povertà e che ciascun uomo tema l’altro. Non hanno nessun interesse che la Teosofia, con i suoi insegnamenti di unità e solidarietà, di speranza e responsabilità, entri in campo. Ma tutto questo non significa che vi dobbiamo acconsentire. Attraverso la nostra unità come Teosofi possiamo opporci a questi poteri esistenti. Quanto inerisce al sacro è rivoluzionario, specialmente se si è uniti.

Gandhi vide l’intima connessione tra libertà e solidarietà. Finché ci saranno caste e fuoricasta, egli affermò, l’India non merita di essere libera. Egli ottenne la libertà per il suo Paese unendo in solidarietà il suo popolo. Una manifestazione odierna di questa idea potrebbe essere la nostra responsabilità verso la prossima generazione di potenziali Teosofi. Se la generazione del XXI secolo è riluttante a partecipare a incontri, diffidente delle forme e delle tradizioni, sembrerebbe opportuno dover andare oltre i nostri feudi teosofici del XIX e XX secolo.

Senza guardare alle nostre affiliazioni, dovremmo essere un fronte che lavora unito. Possiamo praticare tutti l’unità, se non in forma costituzionale, almeno in spirito. Possiamo fare amicizia con i membri delle organizzazioni teosofiche diverse dalla nostra. Nelle nostre pubblicazioni, nei nostri incontri e conferenze possiamo dare l’annuncio degli eventi in programma nelle altre organizzazioni teosofiche, tanto quanto promuovere l’annuale Theosophical Conferences e riviste online quali l’International Theosophy Magazine e il Theosophy Forward. Quando riconosciamo i contributi, la vitalità e l’integrità degli altri gruppi, arriviamo a comprendere che stare uniti non è solo fare una cosa “bella a sentirsi”. Conoscendo nuovi amici Teosofi riusciamo nel contempo ad apprezzare, oltre alla nostra, anche altre tradizioni.

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http://www.theosophyforward.com/theosophy/our-unity-series/1145-our-unity-series-hope-and-responsibility