Mini intervista – Lola Rumi

1. Come ti chiami, da dove vieni e da quanto tempo sei membro della ST?
Mi chiamo Lola Rumi, sono cresciuta nella Spagna del Sud, a Siviglia, ma attualmente vivo e lavoro a Madrid.

Per quanto riguarda la Società Teosofica, mi sono iscritta alla loggia di Madrid della Sezione Spagnola nel settembre 2013.

2. Hai qualche ruolo nel tuo Gruppo/Sezione e se sì, quale?

Attualmente sono anche membro dell’Esecutivo Spagnolo e ho iniziato a tenere conferenze nella mia loggia. Inoltre è mia passione e piacere studiare la letteratura teosofica e cercare di condividere questi tesori con le persone che mi stanno intorno.

3. Come sei entrata in contatto con la Teosofia o ne hai sentito parlare per la prima volta?

Da quando mi ricordo, sono sempre stata interessata alla filosofia, alla storia, alla scienza, alla natura, e ad ogni tema correlato alla comprensione di quello che percepiamo come “realtà” e alla mente umana nella sua interazione con tale realtà. Ero anche affascinata dalle storie sulle antiche civiltà e sentivo che l’idea della reincarnazione aveva un senso, per me.

Per molti anni ho passato dei periodi di ricerca attraverso la lettura di molti libri e ho perfino comprato il primo volume de La Dottrina Segreta, quando avevo circa 15 anni, ma a quel tempo non c’erano gruppi della Società Teosofica nella mia città e internet non esisteva; pertanto non sono andata oltre e per molti anni ho continuato così, centrata nella mia “vita quotidiana”, nei miei studi all’Università e al lavoro “indaffarato da matti” come avvocato in un grande studio legale.

Ho saputo della Società Teosofica e della sua letteratura, in senso ampio, facendo ricerche in internet sulla storia “spirituale” del diciannovesimo secolo. Durante gli anni precedenti, avevo vissuto un periodo molto difficile della vita e la mia ricerca spirituale si approfondì divenendo attiva. Leggevo molto e andai a visitare tutti i gruppi della zona che si interessavano di meditazione, buddismo, induismo, sufismo, gnosi e così via, ma pensavo e “sentivo” che mancava qualcosa di molto importante. Inoltre, ero piuttosto frustrata e triste a causa del materialismo e dell’insensatezza del business della new age in cui mi ero imbattuta.

Proprio a causa della mia delusione derivata dalle precedenti esperienze con la new age, quando trovai la Teosofia il primo passo che compii fu una ricerca approfondita sulla vita e la biografia dei fondatori e dei leader del movimento teosofico, poiché avevo imparato a non sprecare il mio tempo leggendo libri o opere di qualcuno la cui esistenza non era un esempio vivente. Così feci la mia indagine leggendo molte relazioni documentate riguardo i leader e i fondatori della ST. Le conclusioni che ne trassi mi furono perfettamente chiare. Fin da allora, mi tuffai nella Teosofia e come donna trovai anche una grande fonte d’ispirazione nelle vite di H.P.B. o Annie Besant.

4. Che cosa significa per te la Teosofia?

Ricordo che il primo libro che lessi fu Il segreto dell’Auto-realizzazione di I.K Taimni e improvvisamente seppi che avevo innanzi qualcosa di un livello completamente diverso, la chiave verso un sentiero che aveva un senso, per me, senza richieste di fede cieca o fantasie, diversa da qualsiasi altro tipo di letteratura che avevo letto in precedenza. Fin da quel momento non ho mai cessato di stupirmi e di essere grata alla Teosofia, al movimento teosofico e a tutte le persone che avevano contribuito a dare questo immenso dono all’umanità. Inoltre, ritenevo che l’organizzazione della Società Teosofica fosse davvero adatta ai propri scopi, con una struttura democratica che permette di cooperare con il gruppo dirigente o di fare qualsiasi altro lavoro necessario, se uno se la sente.

Ho compreso profondamente che la Teosofia è un impegno molto serio. Dovremmo essere coscienti di questa opportunità unica, che ci è stata data per trasformare noi stessi in esseri umani migliori e per diventare un esempio vivente di Teosofia in ogni senso.

5. Qual è il tuo libro teosofico preferito e perché?

Ho trovato grandi insegnamenti e contributi in ogni autore e opera classica del movimento teosofico ma, se dovessi scegliere, direi che La Dottrina Segreta sarebbe al top e anche La Voce del Silenzio di H.P.B. e La Luce sul Sentiero di Mabel Collins. Sono comunque una grande fan dei libri di Annie Besant e di I.K. Tamni e di alcuni dei lavori di Leadbeater, che ho trovato piuttosto istruttivi, all’inizio della mia ricerca e del mio studio.

6. Qual è, secondo te, la più grande sfida che la Società Teosofica si trova oggi ad affrontare?

Ci sono molte sfide, ma ne sottolineerei alcune. Penso che sia della più grande importanza mantenere Unità e Fratellanza, all’interno della Società Teosofica, tanto quanto incoraggiare i membri o i simpatizzanti ad essere attivi e a lavorare con entusiasmo, in un mondo dove tutto è progettato per indurci a focalizzare la nostra attenzione sul divertimento e sull’egoismo, che ci rendono indolenti e passivi.

7. C’è qualcosa che augureresti al Movimento Teosofico, per il futuro?

Il futuro della Società Teosofica sta nella responsabilità condivisa tra tutti i membri. È importante tenerci aggiornati sui nuovi social e tecniche, senza però che calino la qualità e gli alti standard del movimento Teosofico. È sempre una sfida trovare equilibrio in ogni aspetto del nostro lavoro. Dal mio punto di vista è nostro obiettivo lavorare sugli scopi descritti dai fondatori, poiché sono senza tempo. Come ho già sottolineato poc’anzi, è molto importante non perdere la qualità e l’eccellenza unica che hanno gli insegnamenti teosofici, così da soddisfare il “mercato della domanda apparente”, che andrà sempre verso quello che noi chiamiamo “intrattenimento spirituale”, che serve a gratificare l’egoismo umano, quel sentiero che non richiede nessun cambiamento o impegno personale.

Come Società e come singoli membri facciamo del nostro meglio, commettiamo errori, ma dovremmo continuare a provare, osservando e cercando di non farci scoraggiare da quei momenti in cui tutto sembra crollare attorno a noi.

Nota del direttore responsabile:

Le opinioni e le idee espresse nelle mini-interviste sono esclusivamente quelle di coloro che vengono intervistati e non rappresentano necessariamente le idee e le opinioni dei redattori del Theosophy Forward. Le risposte degli intervistati non vengono riviste nel contenuto. Alcuni collaboratori danno alle domande delle risposte brevi, altri affrontano l’argomento in modo più esteso.

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