Mini-Intervista Shirley Penn

The Society MI 10 Shirley Penn

1. Come ti chiami, da dove vieni e da quanto tempo sei membro della ST?

Mi chiamo Shirley Penn e vengo da luoghi diversi: sono nata in Guyana, ho studiato e lavorato in Inghilterra, dove ho cresciuto una famiglia, e ho vissuto negli Stati Uniti. Ho iniziato a leggere libri teosofici nel 1986 e nel 1989 sono entrata a fare parte della Northampton Lodge della ST in Inghilterra. Sono membro a vita della sezione americana di Wheaton e membro associato della Detroit Lodge.

2. Hai qualche ruolo nel tuo Gruppo/Sezione e se sì, quale?

Attualmente sono volontaria presso la sede centrale della ST ad Adyar nel dipartimento di manutenzione. Prima di arrivarvi nell’ottobre 2016, ho assistito la Detroit Lodge nel Michigan con attività di finanziamento, tesseramento e di pianificazione della celebrazione del centenario nell'agosto 2016.

3. Come sei entrata in contatto con la Teosofia o ne hai sentito parlare per la prima volta?

Dopo molti anni di indagini e ricerche (attraverso la Bibbia, la mitologia greca, l'Associazione di Spiritismo, i tarocchi, l'astrologia, la psicologia, Carl Jung e Freud, e lavorando sui sogni), nel 1986, durante una visita ad amici che vivevano in Belgio, nella loro biblioteca mi sono imbattuta ne Il piano astrale di C.W. Leadbeater. Avevo finalmente trovato qualcosa il cui senso, per me, era perfetto! Dopo di che ho divorato gli altri piccoli manuali: Il Piano Devachanico,L'Uomo e i Suoi Corpi, La Morte e poi,I Sette Principi dell’Uomo, Karma e Reincarnazione. Ho poi acquistato La Dottrina Segreta. Mi è venuto in mente che ci dovevano essere altre persone interessate a tale "materiale", così ho contattato la ST di Londra aderendo alla Northampton Lodge.

4. Che cosa significa per te la Teosofia?

La teosofia è la mia vita! Uno stile di vita.

5. Qual è il tuo libro teosofico preferito e perché?

Non ho un libro preferito e non riesco a fare citazioni da nessuno dei libri letti, anche se spesso, quando le sento, vi riconosco i testi o gli autori. Tendo a cogliere l'essenza, piuttosto che memorizzare parole o scrittori. Se dovessi nominare un autore, però, sarebbe J. Krishnamurti, che a mio avviso ha avuto una grande influenza sul mio modo di essere.

6. Qual è, secondo te, la più grande sfida che la Società Teosofica si trova oggi ad affrontare?

Non penso che il numero di soci sia un problema ma, da quanto osservo, sembra che in tutto il mondo, tra i nuovi membri, vi sia una certa confusione su cosa siano la Teosofia e la ST. Molti nuovi soci non ne sanno molto e associano la Teosofia - il terzo scopo della ST - a fenomeni come la proiezione astrale, la kundalini, gli stati superiori di coscienza, l’ipnosi, eccetera, e interpretano il concetto di “mente aperta” come un “va bene tutto” - inclusa la 'New Age'. La sfida è su come affrontare questo problema. Forse si potrebbe risolvere attraverso una programmazione più incentrata sugli insegnamenti fondamentali della Teosofia e della meditazione. Le sezioni dovrebbero essere maggiormente informate sui nuovi relatori pubblici, prima di acconsentire a concedere loro un podio. Inoltre, le sezioni potrebbero cominciare a strutturarsi in modo più accogliente e “amichevole” per sostenere i nuovi membri.

7. C’è qualcosa che augureresti al Movimento Teosofico, per il futuro?

Sì, per TUTTI i teosofi, vivere la vita della Fratellanza Universale, senza usarla solo come un'idea o una citazione reboante.

Nota del direttore responsabile:

Le opinioni e le idee espresse nelle mini-interviste sono esclusivamente quelle di coloro che vengono intervistati e non rappresentano necessariamente le idee e le opinioni dei redattori del Theosophy Forward. Le risposte degli intervistati non vengono riviste nel contenuto. Alcuni collaboratori danno alle domande delle risposte brevi, altri affrontano l’argomento in modo più esteso.

Link to English verrsion:

http://www.theosophyforward.com/articles/the-society/2294-mini-interviews-shirley-penn