- Come ti chiami, da dove vieni e da quanto tempo sei membro della S.T.?
Mi chiamo Lonny Marie García Hernández. Vengo da Portorico, un’isola tropicale dei Caraibi.
Ho fatto visita alla Società Teosofica di Portorico per la prima volta nel settembre 2015 e ne sono divenuta formalmente membro il 22 novembre 2015.
- Hai qualche ruolo nel tuo Gruppo/Sezione e se sì, quale?
La Società Teosofica di Portorico ha tre Gruppi e io sono membro attivo del Gruppo “La Voce del Silenzio”, con cui ci troviamo a studiare ogni mercoledì. Attualmente, con la pandemia, il nostro gruppo di studio si incontra online, attraverso Zoom, e tutti i membri della S.T. che vogliono unirsi a noi sono i benvenuti. Le lezioni sono in spagnolo e sono dirette dal nostro fratello Victor Portes. Leggiamo libri teosofici e discutiamo su molti argomenti, generando idee che danno un contributo positivo a ciò che ci circonda e alla comunità come un tutto.
- Come sei entrata in contatto con la Teosofia o ne hai sentito parlare per la prima volta?
All’età di 18 anni, mentre eseguivo delle ricerche su alcune tematiche spirituali, ho trovato la Teosofia su Internet, ma a quel tempo ero troppo timida per cercare di individuarne la sede e recarmici di persona. Un po’ di anni più tardi, ero sulla trentina, ancora una volta mi imbattei nella Teosofia su Internet, e decisi di vedere dove si trovava fisicamente, per fare una visita. Quando arrivai all’incontro del Gruppo “La Voce del Silenzio” i membri stavano studiando Le Lettere dei Mahatma ad A.P. Sinnett e, sebbene non sapessi nulla dell’argomento che stavano trattando, sentii come di essere arrivata nel posto giusto. Semplicemente scattò qualcosa.
- Che cosa significa per te la Teosofia?
La Teosofia per me è un modo di vivere con cui, tramite la conoscenza di me stessa e i cambiamenti che attuo dentro di me, posso aiutare l’intera società. È la speranza per un futuro migliore, uno strumento che ci aiuta a distinguere tra realtà e illusione, così che possiamo dare importanza a ciò che è reale. È un Sentiero che ci aiuta a diventare utili per il lavoro dei Maestri.
- Qual è il tuo libro teosofico preferito e perché?
Il mio libro teosofico preferito è la Bhagavad Gita. Sebbene sia stato scritto molto tempo prima della fondazione della Società Teosofica, contiene quella Saggezza Perenne e quei consigli pratici di cui abbiamo bisogno nelle varie situazioni che ci troviamo ad affrontare nella vita quotidiana. È un libro che ti dà la sensazione di cambiarti dal di dentro ogni volta che lo leggi e contiene tutto, inclusa la Teosofia.
- Qual è, secondo te, la più grande sfida che la Società Teosofica si trova oggi ad affrontare?
Credo che la sfida più grande, a Portorico, sia di creare una continuità, interessando i giovani a questa linea di studio e lavoro.
- C’è qualcosa che augureresti al Movimento Teosofico, per il futuro?
Desidero che il Movimento Teosofico sia in grado di espandersi in tutto il mondo. Desidero vedere scuole elementari teosofiche, così che i giovani siano in grado di imparare qualcosa riguardo la Saggezza Perenne e che prendano in considerazione il fatto di cooperare con il lavoro dei Maestri per portare avanti il piano divino di evoluzione.
Nota del direttore responsabile:
Le opinioni e le idee espresse nelle mini-interviste sono esclusivamente quelle di coloro che vengono intervistati e non rappresentano necessariamente le idee e le opinioni dei redattori del Theosophy Forward. Le risposte degli intervistati non vengono riviste nel contenuto. Alcuni collaboratori danno alle domande delle risposte brevi, altri affrontano l’argomento in modo più esteso.
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