Alla Luce della Teosofia

[questo articolo è apparso nell’edizione di marzo 2017 de The Theosophical Movement. Per altri articoli pubblicati in questa eccellente rivista andare al link: http://www.ultindia.org/previous_issues.html ]

Theosophy Death 2 In the Light of Theosophy

La morte di una persona cara è il più grande e irreversibile problema, quello che prima o dopo tutti noi dobbiamo affrontare. Spesso tale esperienza genera molti tipi di emozioni negative. E mentre tanti fra noi permettono che tali emozioni abbiano la meglio, ci sono anche coloro che sono in grado di convertirle in un lavoro produttivo, scrive il dr. Shrirang Bakhle. L’autore fornisce l’esempio di una coppia di mezza età che ha perso l’unico figlio in un incidente. Essi non hanno permesso al destino di sopraffare la loro forza d’animo, ma piuttosto hanno deciso di impiegare le loro energie e risorse aiutando molti bambini sfortunati disperatamente bisognosi di aiuto

Comunque molti di noi continuano a soffrire per lungo tempo, e in vari modi, dopo una perdita. In alcuni casi i sopravvissuti soffrono per il senso di colpa di non aver fatto a sufficienza per evitare quella morte. E così la tristezza diventa rabbia e frustrazione. La rabbia è spesso diretta ad altre persone secondo quanto percepiamo come loro omissioni e ciò crea un senso di amarezza tra i membri della famiglia. Altra sensibile fonte di dolore è il sentimento del rimpianto, “avrei voluto passare più tempo con la persona ora deceduta quand’era ancora in vita”. Talvolta tali sentimenti trasformano le persone, che cominciano ad apprezzare di più il fatto di essere vive e di stare con persone che amano e quegli sciocchi litigi con le persone amate appaiono ora ai loro occhi come uno spreco di tempo.

Editoriale – Come fare Teosofia?

Jan Nicolaas Kind – Brasile


Como ....?

Ci dimentichiamo spesso che la Teosofia è un sistema di pensiero concepito in particolare per renderci consapevoli del fatto che servire e aiutare gli altri è la sola ragione valida della nostra presenza su questa biglia blu chiamata Terra. In questa giungla materiale tutto si riduce a questioni come il vincere, o “il nostro paese per primo”, oppure “noi contro loro”, il che determina un’accelerazione del pensiero divisivo. In tale contesto spesso mi capita di sentire che molti, nei nostri circoli, sono preoccupati della ragion d’essere della Società Teosofica o perfino della Teosofia. Affermano che 120-130 anni fa la Società Teosofica aveva qualcosa di speciale o di “nuovo” da condividere con il mondo, ma che ora è tutto diverso, perché tante sono le organizzazioni “spirituali” attive, che continuano a diffondere ciò che rendeva la Società Teosofica così unica molti decenni fa. Questo atteggiamento è piuttosto errato e dimostra che tanti potrebbero non aver compreso pienamente cosa la Teosofia e i suoi veicoli rappresentano in questo periodo.

Mini intervista – Lola Rumi

1. Come ti chiami, da dove vieni e da quanto tempo sei membro della ST?
Mi chiamo Lola Rumi, sono cresciuta nella Spagna del Sud, a Siviglia, ma attualmente vivo e lavoro a Madrid.

Per quanto riguarda la Società Teosofica, mi sono iscritta alla loggia di Madrid della Sezione Spagnola nel settembre 2013.

Mini intervista – Pablo Minniti

1.    Come ti chiami, da dove vieni e da quanto tempo sei membro della ST?

Mi chiamo Pablo Minniti. Sono nato in Italia, cresciuto in Argentina, poi mi sono trasferito a New York nel 1970. Attualmente risiedo al Krotona Institute of Theosophy di Ojai, in California. Mi sono iscritto alla Società Teosofica nel 1989, 28 anni fa.

Cos’è la pura Teosofia?

Dara Eklund – USA


L’autrice, Dara Eklund, amava il giardinaggio e i fiori e frequentava giardini come gli Huntington Garden di San Marino, in California. Questo fiore è stato coltivato e cresciuto lì.

Anche disponendo di una semplice antologia di insegnamenti teosofici, gli studenti di Teosofia esprimono dubbi sulla loro capacità di riconoscere un vero istruttore, qualora dovesse apparire, all’improvviso. Ma allora, abbiamo designato come “Pura” Teosofia un certo nucleo di libri, o forse di dottrine a futura guida del nostro Movimento, senza vagliarle attentamente? Sicuramente i Maestri, che hanno modellato una nave progettata per far fronte alle onde cicliche dei secoli futuri, ci hanno fornito sufficiente zavorra per oltrepassare quelle secche con cui ha avuto a che fare sin dall’inizio. Non solo ci hanno consegnato ammonimenti diretti, ma anche testi devozionali per rendere più forte il nostro cuore e sottomettere le correnti più oscure della nostra personalità umana.

Editoriale – Un nucleo è qualcosa di elitario?

Jan Nicolaas Kind – Brasile

E’ in corso da tempo una discussione riguardante la parola nucleo - che in questo contesto dobbiamo leggere come “un” nucleo - enunciata nel primo scopo della Società Teosofica. Nel titolo di questo editoriale, elitario è un aggettivo e starebbe ad indicare che si riferisce ad una élite, cosa che pertanto potrebbe ingenerare confusione. Per l’appropriata comprensione di una parola è sempre utile andarne a trovare il significato, che talvolta ha una varietà di interpretazioni in conflitto tra loro. Il linguaggio è dinamico, e il significato di un vocabolo, nel tempo, può cambiare. Esaminiamo la parola élite.

ÉLITE:

1.    (Questa è la versione aristocratica) Élite (dal francese del tardo 18° secolo élite), è una parola che deriva dal latino eligere (“scegliere, selezionare”). Secondo le teorie politiche e sociologiche trattasi di un piccolo gruppo di persone potenti che controllano, nella società, una sproporzionata quantità di ricchezza, privilegi o potere politico.

2.    (Questa è la versione liberale, secondo i sociologi e gli antropologi moderni). Le Élite (plurale) in una società o in un gruppo sono capaci dei più alti raggiungimenti nei loro specifici campi, grazie al loro sviluppo intellettuale o psicologico, alle loro abilità e alla disponibilità a condividere conoscenze e competenze.

Il Karma come abitudine nella Natura

Boris de Zirkoff - Gli Stati uniti

 

Boris de Zirkoff – USA
THEOSOPHIA
A Living Philosophy For Humanity
Volume XXXVII
No. 3 (165) - Winter 1980-1981

[foto di copertina: Klingenstock vista da Stoos (Schwyz), Svizzera]

Il karma umano nasce nell’uomo stesso, ne siamo i creatori e i generatori e ne soffriamo le conseguenze, o ne siamo purificati, per mezzo delle nostre precedenti azioni. Ma che cos’è, in se stessa, quest’abitudine… questa inveterata disposizione primordiale della natura, che la induce a reagire di fronte agli stimoli di una causa? Cos’è in sé, questa inclinazione?

In tutte queste cose, la chiave per una comprensione degli Insegnamenti è l’analogia. Ricordate che in tutta la Natura v’è una concatenazione o catena di cause, così che ciascun piano riflette ogni altro, ed il piccolo è una parte del grande e il grande non manifesta, in essenza, se non quanto il piccolo manifesta come una replica sul suo piano.

Mini intervista –Enrico Stagni

1. Come ti chiami, da dove vieni e da quanto tempo sei membro della ST?

Mi chiamo Enrico Stagni, abito in un paesino della provincia di Vicenza, nel nord Italia, non lontano da Venezia. Sono entrato a far parte della Società Teosofica Italiana il 25 dicembre 2009, sono perciò membro della Sezione italiana da quasi sette anni.

2. Hai qualche ruolo nel tuo Gruppo/Sezione e se sì, quale?

Da quattro anni sono presidente del gruppo di Vicenza, che con i suoi 48 membri rappresenta attualmente la sezione più numerosa d’Italia, con molteplici attività che richiedono una dedizione costante. A Vicenza vi sono pure le sedi della Segreteria Generale della Società Teosofica Italiana e della casa editrice “Edizioni Teosofiche Italiane”. Si capisce, c’è molto da fare a qualsiasi livello, così sono spesso coinvolto in varie attività che richiedono il mio contributo personale. Ho tradotto alcuni libri della letteratura teosofica classica (ad esempio, I sette principi dell’uomo di A. Besant) e numerosi articoli per la Rivista Italiana di Teosofia. Faccio parte del gruppo che lavora regolarmente alle traduzioni degli articoli per la sezione “Lingua Italiana” del Theosophy Forward. Ho anche fatto da interprete a quei relatori internazionali che negli ultimi anni hanno partecipato ai nostri congressi nazionali e internazionali.
Riguardo alle attività recenti, mi è stata assegnata la responsabilità di promuovere il lancio delle pagine Facebook della Società Teosofica Italiana, dell’O.T.S. nazionale e di alcuni gruppi del territorio. Un mese fa ho sperimentato la creazione di un canale YouTube per la Società Teosofica Vicenza, su cui caricare regolarmente tutti i video delle relazioni tenute settimanalmente nel nostro centro, e mi fa piacere dire che c’è stato un numero considerevole di visitatori, membri e simpatizzanti, che li hanno guardati o si sono iscritti al canale.